domenica 23 giugno 2013

...e Marta scoprì i coloranti!

Coloranti ci tengo a precisare, italiani e senza glutine!
Eccoci, diamoci un po' alla cucina à la mode. Visto che oggi il senza glutine è troppo branché, quanto mi fanno incavolare quelli che dicono che il senza glutine è la moda del momento non si può sapere.
NON SI SCEGLIE di mangiare senza glutine, come se si scegliesse di eliminare i grassi o che so io!
E' una scelta imposta, cacchio, non è bello! E' una cosa dura da accettare per chi deve farlo, quindi per favore NON DITE che è di moda, rischiate le sberle!!!
E' evidente che non ho ancora superato il dramma, ma vabbè, keep calm and bake on...

Stamani facendo la spesa ho inciampato in queste fragoline...


Cupcakes alle fragole:
200 gr di fragole maturissime
3 uova
125 gr di zucchero
25 cl di panna
200 gr di farina (il pane di Anna)
7 gr di lievito (Colombo)

150 gr di mascarpone
qualche goccia di colorante rosso in gel

Mescolare tutti gli ingredienti, uova e zucchero, panna, farina e lievito.
Riempite per 2/3 gli stampini da cupcakes, cioè i cups.
Spezzettate le fragole a dadini e inseritele nell'impasto di ogni dolcetto, lasciate qualche fragola per la decorazione. L'impasto ci è bastato per 15-18 cupcakes di medie dimensioni, diametro di 4 cm.

Infornare a 180°C per 15-20 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare per un'oretta buona.
Per la decorazione:
Mescolare il mascarpone col colorante rosso, in funzione della consistenza che volete dare alla déco, aggiungete un paio di cucchiai di latte per rendere il composto più modellabile e cremoso. Sbizzarritevi con una tasca da pasticcere o una siringa.
Conservare in frigo fino al momento del servizio.




Bon ap!!




sabato 22 giugno 2013

Stanchi del solito purè?

Oggi è la giornata del sac à poche, trasformiamo tutto in forme e girigogoli!
Un purè normalissimo con qualche piccola aggiunta accompagnerà la nostra cena a base di aperitivi vari.
Pronti per..

Le patate "duchesse"

4 patate grandi (600 grammi circa)
50 grammi di burro
2 uova intere + 1 tuorlo
Sale, Pepe
Una poche à douille zigrinata

Lavare, sbucciare e spezzettare le patate, metterle in una pentola in abbondante acqua fredda con un pizzico di sale e far cuocere fin quando le patate non si disfano. Scolare l'acqua, aggiungere le uova e il burro. Schiacciare il composto per ottenere un purè, o meglio une purée, aggiustare di sale e pepe.

Tappa seguente: mettere il composto in una tasca con uscita zigrinata (manicotto? si dice davvero così?) e a questo punto ci si diverte! Su un foglio di cottura imburrato sdraiate tante noci di purè, la dimensione dategliela voi, 3 cm di diametro più o meno e un paio di altezza.
Infornate a 180°C per dieci-quindici minuti, il tempo di farle dorare.

Sono ottime come accompagnamento di piatti a base di carne con molta salsa, oppure calde calde da sgranocchiare come aperitivo.

Eccole qua le mie, con questa bella foto uscita or ora dagli anni '80:



Vive la poche à douille et bon appétit!

lunedì 17 giugno 2013

Minimuffin choco-coco del post-intossicazione

Ecco qua una merendina per i puffi!
O per chi come me è reduce da intossicazione alimentare da tipico bistrot parigino e quindi ci deve andar piano con burro, uova e compagnia bella! Il segreto poi sta nel fermarsi a uno o due, vabbè, provateci voi!
Stamani diluvio universale, ottima occasione per impastare e sfornare. 

Mini muffins cioccolato e cocco
Per 20 minimuffins:
200 gr di farina (il pane di Anna)
100 gr di zucchero di canna
50 gr di burro
20 cl di latte
1 uovo
7 grammi di lievito da dolci (Colombo)
100 gr di cioccolato fondente (ma anche bianco)
2 cucchiai di cocco grattugiato

Procedimento cchiù che normale:
Sbattere uovo, zucchero e burro sciolto a bagno maria, aggiungere la farina setacciata, il latte, il lievito, il cocco. Per il cioccolato fate vobis. lo volete spezzettare sul fondo degli stampi? Fate! Lo volete mescolare all'impasto dei dolcetti? Fate. Io ne ho fatti una parte col cioccolato sul fondo e un'altra col cioccolato sul fondo e sopra sopra.

Infurnamus per 15-20 minuti a 180°C, i mini mignon cuociono molto in fretta!



Ingrediente fondamentale, un tupperware! Eh si, perché poi dopo la pioggia viene il sereno e io mi vado a sgranare i minimuffins sul bordo del canale St. Martin!! Ollè!

E vi lascio con i miei compagni preferiti quando sto in cucina, La rue Ketanou.

sabato 15 giugno 2013

Tata Tatin

Mi hanno detto che il mio primo tentativo di tarte Tatin, che risale a qualche settimana fa, non era proprio malvagio, ma per pigrizia avevo comprato delle basi già pronte (orrore, si, ma capita di non avere tempo...). Allora, prendiamo tre giorni di vacanza germanica, una cucina grande e superattrezzata (ma quanto piacerà ai tedeschi avere degli attrezzi per qualsiasi cosa!?), una sorella e un cognato fan delle mie ricette, due nipotine schifiltose da accontentare (chissà se l'hanno assaggiata...), una serata in cui non si ha proprio tanto sonno, qualcuno che ci tiene compagnia via skype, e c'est parti!

Tarte Tatin, base pâte sablée

Per la garniture (sto perdendo l'italiano!!)
6-7 grandi mele golden ( o 12 piccole, quelle che ho dovuto usare io, in Germania queste c'hanno, che sfiga!)
150 gr di zucchero
150 gr di burro, salato? perché no!

Far fondere burro e zucchero a fuoco lento. Sbucciare le mele e dividerle in quarti o sesti secondo la loro grandezza, togliendo il torsolo, bien sûr! Una volta che lo zucchero e il burro iniziano a scurire e a caramellare (così si dice? bah...) si possono mettere gli spicchi di mela nel composto e farli cuocere per una decina o quindici minuti, facendo attenzione ad ottenere morbidezza all'esterno e croccantezza all'interno, mescolando spesso. Gli spicchi di mela poi saranno adagiati sul fondo di una teglia da forno di modo da ricoprirne tutta la superficie.
Passiamo alla parte zwei!

Per la pâte sablée
200 gr di farina (mix C Schär)
100 gr burro
100gr zucchero
4 uova

Fate ammorbidire il burro fuori dal frigo per una decina di minuti. Sul piano di lavoro disponete la farina a fontana e aggiungete lo zucchero e il burro a pezzettini. Fatto ciò, lavorate la farina con le mani per darle una consistenza sabbiosa, si devono quindi "sbriciolare" tutti gli ingredienti, piacevolissimo antistress!
Una volta ottenuta la consistenza sabbiosa aggiungere le uova e iniziare ad impastare seriamente, mo' si fa sul serio, per una decina di minuti.
Stendere la pasta, ottenendo uno strato di circa mezzo centimetro, ma anche 6mm. La pasta si rompe facilmente? Dividetela in quattro parti e rincollatele una volta nella teglia da forno. La pasta va a coprire lo strato di mele e la torta cuoce così, a testa all'ingiù, per 40-50 minuti a 180°C.
A cottura terminata lasciate raffreddare per una mezzoretta fuori dal forno e poi "garibartatela", come si dice qui in famiglia.
La Tatin è buonissima se mangiata calda, o meglio ancora, riscaldata, il segreto di moltissimi piatti, d'altronde, lasagna docet!



Come se magna la Tatin? Accompagnata da una quenelle di crème fraîche, per ammortizzare lo zucchero, dicono i francesi!
Con un po' meno di zucchero nelle mele, dico io, così non c'è bisogno di crème fraîche PURE qui, no? L'è bòna uguale!!
Un buon compromesso? Uno spicchio di Tatin calda e una palletta di gelato alla vaniglia..
Ognuno trovi il suo piacere!

Bon appétit!

Sono scema, sapevatelo!

Forse troppa crème fraîche ottura le arterie, ergo la circolazione del sangue, ergo l'apporto di ossigeno al cervello?
Ho scritto ben DUE nuove ricette e pubblicate, ma poi ne ho cancellate ben TRE!
Ecco, ho creduto di essere nella cartella bozze, volevo far pulizie e invece ho eliminato dei post pubblicati...
Ovvìa, ricominciamo!
Chiedo venia...